COM.MA – Community Marketing | Non solo marketing. Il Gay Pride: orgoglio o pregiudizio?

Non solo marketing. Il Gay Pride: orgoglio o pregiudizio?

Rubo un titolo secondo me molto azzeccato di una trasmissione di La7 per un accenno al Gay Pride.

Certo, questo è un blog di marketing, tutto al più di costume, ma non trovo giusto far finta che determinati problemi non esistano, tanto più che si sceglie una nicchia per fare comunicazione, si approfondiscono anche gli aspetti emotivi o culturali non legati a questioni socio-economiche.

Ribadisco, questo non è un blog politico o legato ad ArciGay, ma credo che chiunque abbia il dovere di dire come la pensa su questioni importanti, e la questione omosessuale è importante.

Lo è perchè riguarda il 10% della popolazione, tanti sono gli omosessuali.

Lo è perchè ancora oggi, solo per il fatto di essere omosessuali, si può essere non solo discriminati, ma anche picchiati, emarginati, ridicolizzati quotidianamente. Non ingannino le situazione di apparente totale integrazione in grandi città come Milano o Roma; la situazione nelle provincie, tanto del nord quanto del sud Italia è ancora oggi problematica.

Quindi, come per ogni situazione di disagio immotivato, trovo giusto manifestare. Poi le forme e il tono delle rivendicazioni possono essere sicuramente discusse. Però chi si occupa di Pari Opportunità dovrebbe prendere atto che la questione omosessuale va ricondotta in una prospettiva paritaria, per l’appunto.

Ma vorrei che per una volta si discutesse, oltre che degli eccessi degli omosessuali al Pride, dell’assurdità logica di chi si oppone a qualsiasi rivendicazione omosessuale. In cosa 2 omosessuali che vedono istituzionalizzata la loro unione mettono a repentaglio la “famiglia tradizionale”, per esempio? In che modo impediscono ad altri 2 eterosessuali di sposarsi e avere bambini?

Cioè mi pare permanga una logica esclusiva dei diritti, per cui se lo si dà a qualcuno lo si toglie a qualche altro. Questo è illlogico e ingiusto: i diritti, per loro natura, vanno allargati il più possibile proprio perchè non si tratta di una risorsa naturalmente scarsa, come il tempo o l’acqua, bensì una delle più alte opere di ingegno e civiltà dell’uomo, ed in quanto tale, infinitamente disponibile.

Guardate cosa succede in quasi tutti i paesi europei e oramai anche mediterranei, dove le donne e le giovani famiglie sono molto più assistite e tutelate e contemporaneamente i diritti civili degli omosessuali ampiamente riconosciuti……

 

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