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Nuova Mercedes Classe A….o Classe L ?

20 Settembre 2008

Sono contento di constatare che a volte l’allusione al mondo LGBT (Lesbiche, Gay, Transessuali, Bisex), viene fatta con raffinatezza e slancio creativo, anzichè mostrando solamente due uomini o due donne in atteggiamenti lascivi: scelte quest’ultime ahimè molto più frequenti, ma che più che parlare al mondo gay, parlano più spesso alle pruderie di insospettabili borghesi.

Invece, nel caso di Mercedes Classe A, “Nuova Generazione” (per l’appunto) l’esibizione della femminilità, etero o gay che sia, rifugge totalmente dai modelli stereotipati, e già questa è una buona notizia. Ancora più che nel precedente spot Classe A, “la principessa sul pisello” (quello di Classe A è a tutti gli effetti un “L world” ultimamente)

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In questo nuovo spot c’è un’indubbia allusione all’immaginario gay al femminile, che è probabilmente la chiave giusta per parlare a TUTTE le donne in modo originale, per rassicurarle e allo stesso tempo cogliere lo spirito innovatore di cui sono portatrici in questo momento storico, a livello di anticonformismo, di coraggio, di scelte.

Mi spiego: la casa tedesca, o meglio la sua agenzia pubblicitaria (onore al merito) è riuscita a cogliere in modo orginale l’aspetto solidaristico e multiforme delle donne come categoria “istituzionale”, e questo rientra nei valori del brand Mercedes, molto solido e rassicurante, oltre che prestigioso, gratificandole nel loro ruolo di “eroine” del quotidiano.

Ma allo stesso tempo è riuscita a conferire al prodotto, attraverso l’allusione gay, un tocco di sensualità senza essere esplicito o volgare, sopperendo proprio a quella “istituzionalità” del brand Mercedes che diventa un limite nel momento in cui ostacola il dialogo della marca con gli strati più dinamici e innovativi, ovvero i famosi trend setter, che nella comunità gay, sia maschile che femminile, sono la maggioranza.

Perchè, e qui veniamo al punto secondo me più interessante, uno spot di questo tipo parla non solo alle donne omosessuali ed eterosessuali, ma sicuramente anche agli uomini omosessuali; d’altra parte se si pensa al prodotto classe A, è impensabile che sia rivolto solamente ad un mercato femminile.

E se si pensa ai prezzi dei beni Mercedes, si capisce che la comunità LGBT, con il suo +38% di reddito disponibile, è sicuramente un buon target per questa autovettura.

Nel complesso uno spot di ottima qualità – a partire dalla musica, la 9 in re minore di Beethoven – non poteva che valorizzare al meglio anche l’ingrediente “speziato” dell’omosessualità.

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