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Smartphone e abitudini di consumo, un dato empirico

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Tim-Cook-gay-smarthponeDimmi che smartphone hai e ti dirò chi sei
: potrebbe essere una parafrasi 2.0 del vecchio adagio adatta per i nostri tempi mobile.

Infatti, se oggi lo smartphone è indubitabilmente un’estensione della nostra persona,  una protesi relazionale intimamente connessa al nostro io più profondo, la naturale conseguenza che ne deriva è che la tipologia di dispositivo mobile che scegliamo, possediamo ed utilizziamo racconta molto di noi stessi e può predire i nostri comportamenti.

A partire da quelli di consumo. Che banalmente si possono giù intuire dal prezzo medio delle rispettive famiglie (sistemi operativi) dei device: l’accesso al mondo mobile su Apple si posiziona intorno ai 500 € contro i 250€ di Android.

Restando nella sfera mobile è cosa nota che gli utenti apple spendono 4 volte la cifra che spendono gli utenti android in applicazioni.

Allargando la prospettiva, secondo Monetate e Statista, istituti di ricerca statunitensi sull’e-commerce, citati da Business Insider, gli utenti dei vari dispositivi Apple spenderebbero in e-commerce sensibilmente di più rispetto ai possessori di altri devices.

Se da PC l’utente Apple spende ad esempio il 18% in più rispetto all’utente Microsoft e addirittura il 29% in più rispetto all’utente Linux, è Ipad il vero “killer device” per l’e-commerce: 35% di ticket medio in più rispetto all’utente PC e 24% rispetto all’utente Kindle (Amazon).

 

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(credit: Business Insider Intelligence)

Gli strumenti analitici (es. un semplice account di Google Analytics), nel caso della navigazione da mobile su siti con un buon traffico, diventano quindi uno straordinario osservatorio per analizzare le abitudini di consumo della propria audience, ipotizzando nuove inferenze e segmentazioni semplicemente sapendo da che dispositivo navigano.

Ad esempio su Gay.it, su un campione molto rilevante come quello costituito dalle circa 200.000 visite di Gennaio 2015 acquisite sulla versione mobile del sito, il risultato è eclatante.

Gli utenti di Gay.it (ma il campione è talmente numeroso e rappresentativo che potrebbe essere spalmato sull’intero target LGBT a prescindere dalla piattaforma) accedono al sito nel 69%dei casi con un Iphone.

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E la restante quota del 31% è praticamente monopolizzata da Samsung, che produce i device android di fascia più alta.

Per capire quanto questi dati configurano una grande specificità del target LGBT basta osservare le quote del branding dispositivi nella popolazione generalista Italiana secondo Com.Tech, in un articolo ripreso dal Fatto Quotidiano: in italia il 68% del mercato è in mano ad Android, Apple, grazie anche al boom di vendite per Iphone 6 passa dal 14 al 17%.

Uno scenario totalmente capovolto che conferma il posizionamento premium e la disponibilità di spesa di questa community.

 

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